Sandra Leone, Arturo Angelini e Giovanni Battista Cantisani hanno pubblicato, sulla rivista dell’Agenzia “Territorio Italia 2021”, un interessante approfondimento sul progetto della nuova base dati “Archivio dei Fabbricati”. Un argomento che si inserisce all’interno dell’attualissima tematica dell’interoperabilità tra enti pubblici e loro basi informative e dell’interazione tra cittadini e Pubbliche amministrazioni attraverso il web.
Lo scopo dell’articolo è descrivere i passi che conducono alla realizzazione di un data base fruibile, non solo per l’Agenzia delle entrate, ma anche per altre Pubbliche amministrazioni interessate per mission istituzionale.
Accanto ai dati già consultabili online da tempo, relativi alle particelle catastali e alle unità immobiliari urbane, il progetto ha individuato tre nuovi moduli inventariali, le Particelle edilizie, i Fabbricati e le Aree edilizie, che integreranno le informazioni disponibili sulla nuova piattaforma Sistema integrato del Territorio, per fornire un’accurata descrizione del patrimonio edilizio.
Le esigenze, che il progetto ha l’ambizione di soddisfare, discendono da un’analisi condotta non solo all’interno dell’Agenzia ma anche a livello nazionale (Istat) e sovranazionale (direttiva Inspire). In quest’ottica, ad esempio, le informazioni da associare ai moduli inventariali del nuovo Archivio dei fabbricati sono aumentate e si distinguono in attributi propri e attributi derivati.
Attributi propri
Si tratta di quelle caratteristiche riferite direttamente al modulo edilizio, cioè di attributi di natura tecnico-fisica come la superficie dell’impronta a terra, il numero massimo di piani entro e fuori terra, eccetera. Questi attributi sono stati ulteriormente catalogati in “Generali”, “Edilizi” e “Dimensionali”.
Attributi derivati
Rappresentano caratteristiche che, sebbene riferite all’intero modulo edilizio, sono “valorizzate” in funzione del suo contenuto come, ad esempio, la destinazione prevalente, il numero di unità immobiliari associate, eccetera. Tali attributi sono ulteriormente classificati in “Funzionali” e “Censuari”. Ciascun attributo è stato, inoltre, qualificato come core o no core, in relazione alla sua rilevanza per le finalità tipicamente catastali (inventariazione e stima) e alla possibilità di poter disporre della sua valorizzazione già dall’impianto della base dati.
Le prospettive per uno scenario futuro prevedono, innanzitutto, il consolidamento della situazione attuale, grazie all’analisi della banca dati, per verificarne l’accuratezza, la completezza e la consistenza delle informazioni. In seguito, si può prevedere uno sviluppo e l’evoluzione degli strumenti finora usati, per potenziare anche l’aggiornamento e quindi il lavoro di back office.
Prospettive
Queste innovazioni portano a ragionare in termini diversi, convergenti verso la nuova entità logica “Fabbricato”, superando la precedente suddivisione tra Catasto terreni e Catasto edilizio urbano, grazie all’integrazione delle banche dati e dei nuovi strumenti di aggiornamento. Serviranno nuovi software, per aggiornare i contenuti già in archivio e nuove procedure da mettere a disposizione dei tecnici interni ed esterni, perché i diversi sistemi possano dialogare dinamicamente. L’efficienza attesa da questo sviluppo dell’Archivio aumenta anche l’efficacia dell’azione amministrativa dell’Agenzia, migliorando la capacità di risposta degli uffici territoriali alle richieste di privati o istituzioni. L’efficienza, così guadagnata, riguarderà vari ambiti, come ad esempio l’accertamento massivo e l’ampliamento dei servizi che l’Agenzia può offrire ad altri enti pubblici. Inoltre, la tecnologia Gis e le altre informazioni a disposizione delle Entrate consentiranno analisi e valutazioni di pubblico interesse.
La gestione integrata del patrimonio edilizio
L’integrazione digitale dell’amministrazione del patrimonio edilizio è l’obiettivo ultimo di questa strada. I vantaggi in termini di velocità e di semplificazione sono notevoli, secondo il principio “once only” indicato dal Pnrr. Il “Fabbricato” come unico oggetto, identificato univocamente e con tutte le informazioni consultabili e accessibili, renderanno ogni gestione del territorio molto più agevole ed efficiente, basti pensare all’applicazione legata all’analisi del rischio a causa di fenomeni naturali.
Per ora siamo ancora nella fase progettuale, ancorché avanzata, ma la strada è tracciata per poter offrire servizi sempre più puntuali al servizio delle istituzioni.
fonte fiscooggi.it