Nel nostro Paese le aziende femminili, pari a quasi 1 milione e 400.000, “hanno subìto un calo di iscrizioni del 12,1% nel 2021”, anno comunque meno funesto del precedente (giacché nel 2020 la discesa era stata del 21%).
E, analizzandole, si scopre che questo tipo di Piccole e medie imprese (Pmi) sono “più ‘fragili’, rispetto a quelle maschili”, si distinguono per “scarsa diversificazione produttiva, bassa internazionalizzazione e sono poco innovative”, anche se quelle giovanili “fanno ben sperare”.
Questo quanto emerso dalla ricerca sulle imprese ‘rosa’, realizzata da Terziario Donna Confcommercio, in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”, presentata questa mattina all’Eremo di Camaldoli,
fonte ansa,it