Si conferma per il secondo anno la forte frenata della nascita di nuove imprese e la contestuale accelerazione di quelle che chiudono che nel biennio 2020/2021 toccano la soglia di 45 mila cessazioni.
È quanto si legge nel rapporto annuale sulla ristorazione 2021 elaborato dalla Fipe, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
Nel 2021, in particolare, hanno avviato l’attività 8.942 imprese mentre circa 23.000 l’hanno cessata. Il saldo è negativo per quasi 14 mila unità.
Nel 2021 oltre il 71% delle imprese della ristorazione dichiara di aver registrato una contrazione del proprio fatturato rispetto al 2020. Tra queste ben il 32% ha lamentato una diminuzione che va oltre il 20%.
Per appena il 16% delle imprese il 2021 è stato l’anno della parziale ripartenza. Per queste imprese, il fatturato è cresciuto anche se per la maggioranza di esse di meno del 10%.
Le complicazioni legate all’obbligo di green pass (48%) e il calo della domanda a seguito delle restrizioni (44,6%) sono i fattori che nel 2021 hanno maggiormente condizionato la dinamica del fatturato dei pubblici esercizi.
Non va trascurato quel 30,7% di imprese che segnala i condizionamenti psicologici dovuti alla recrudescenza della pandemia che è stata particolarmente intensa proprio nella seconda parte dell’anno quando le attività hanno comunque potuto continuare a lavorare.
Con queste premesse, si legge nel rapporto, risulta scontato che i volumi di attività raggiunti nel 2019 siano ancora lontani.
Quasi l’86% delle imprese dichiara che anche nel 2021 i ricavi sono rimasti sotto i livelli pre-pandemici.
Tra queste, il 75% denuncia un calo superiore al 10%. In media tra il 2021 e il 2019 si registra una riduzione del fatturato del 13%.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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