Non solo la riduzione dell’uso del contante, la lotta all’evasione fiscale passerà attraveso nuovi strumenti abbastanza invasivi. I conti correnti passeranno sotto l’occhio del fisco. È in arrivo infatti un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che contiene una nuova arma per la lotta all’evasione.
Il decreto in questione permetterà all’Agenzia delle Entrate di controllare una mole di dati che appartengono ai contribuenti: conti correnti, movimenti delle carte di credito, rapporti di lavoro e anche le utenze domestiche.
Data l’imponente quantità di dati personali che passeranno al vaglio della macchina del fisco, è dovuto intervenire il Garante della Privacy suggerendo alcune limitazioni al decreto in via di approvazione. Particolare attenzione è stata infatti posta alle spese sanitarie, grazie alle quali si potrebbe accedere a dati particolarmente sensibili dei contribuenti riguardo alla salute. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il Garante ha chiesto di fare chiarezza su questo punto, ponendo inoltre l’accento sulla necessità di specificare dettagliatamente quali banche dati saranno utilizzate, rappresentando questa nuova arma una grossa minaccia alla Privacy.
La lotta all’evasione, oltre alla riforma fiscale, sono due dei punti sui quali interviene il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Uno degli obiettivi è infatti quello di aumentare del 20% le lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle Entrate, descritto all’interno del PNRR:
“Le comunicazioni per l’adempimento spontaneo (cd lettere di compliance) saranno incrementate, mediante il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e dell’interoperabilità delle banche dati. L’attuazione di tale processo sarà basata sul miglioramento degli algoritmi di selezione, da un lato, e sull’incremento del personale dedicato a tali attività, dall’altro. Il completamento del processo entro il 2022 consentirà un aumento del 30 per cento delle lettere di compliance inviate, con una riduzione dei “falsi positivi” al 5 per cento e un incremento del 20 per cento degli incassi connessi all’adempimento spontaneo.”
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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