Ridotto a 1 miliardo di euro il limite di volume di affari o di ricavi per l’accesso al regime di adempimento collaborativo, per gli anni 2022, 2023 e 2024. Così il decreto 31 gennaio 2022 del Ministero dell’Economia presente nella GU n. 32 dell’8 febbraio.
Aperto, quindi, ai grandi contribuenti con un volume di affari o di ricavi non inferiore a un miliardo di euro il regime di cooperative compliance.
Si ricorda che per gli anni 2020 e 2021 la soglia era di 5 miliardi di euro.
Detto sistema – previsto dal Dlgs n. 128/2015 – prevede tra i grandi contribuenti e l’Agenzia delle Entrate l’instaurazione di un rapporto di fiducia finalizzato ad aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti.
In pratica, l’interlocuzione costante e preventiva tra i soggetti offre l’opportunità di gestire le situazioni di incertezza attraverso un confronto preventivo su elementi di fatto che può ricomprendere anche l’anticipazione del controllo e si presta, pertanto, a prevenire e a risolvere anticipatamente le potenziali controversie fiscali.
Tra i vantaggi che comporta l’adesione all’adempimento collaborativo vi sono:
– la procedura abbreviata di interpello preventivo, dove l’Agenzia delle Entrate si impegna a rispondere ai quesiti delle imprese entro quarantacinque giorni decorrenti dal ricevimento dell’istanza o della eventuale documentazione integrativa richiesta;
– la riduzione a metà delle sanzioni, e comunque in misura non superiore al minimo edittale, con sospensione della riscossione fino alla definitività dell’accertamento, per i rischi comunicati in modo tempestivo ed esauriente, laddove l’Agenzia delle entrate non condivida la posizione dell’impresa;
– l’esonero dal presentare garanzie per i rimborsi delle imposte dirette ed indirette.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
Comments are closed.