Le difficoltà dovute alla pandemia da una parte. La necessità di non essere costretti a trovare nuove copertura dall’altra. Alla fine è stato trovato il sistema per salvare capra e cavoli. Un emendamento della Commissione che porta le firme dei deputati Pesco (M5S), Vasco Errani (Leu) e della leghista
Rivolta potrebbe aver contentato tutti. Si tratta di una novità in tema di pagamento dei debiti esattoriali: i contribuenti che riceveranno le cartelle fiscali dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 potranno fruire di 180 giorni per eseguire il pagamento.
Si parlava della necessità di mediare tra due “necessità”. La soluzione trovata concede respiro ai contribuenti, ed al tempo stesso permette di non dover trovare nuove coperture. In realtà i partiti spingevano in alcuni casi per provvedimenti ancora più radicali. Ma spostare i pagamenti oltre il 31 dicembre 2022 avrebbe comportato la necessità di trovare nuove coperture. In questo modo non c’è questa necessità.
Si diceva che è stata trovata una mediazione possibile con i partiti. Alcuni dei quali chiedevanon anche di più. Si andava dalla sospenzione delle riscossioni coattive, fino alla rottamazione quater.
Con l’emendamento presentato al DDL di Bilancio spostando di 180 giorni i termini dei pagamenti si è andato incontro alle aziende in difficoltà. Ma al tempo stesso si sono rispettati i “numeri”.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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