Duro attacco dell’ex ministro dell’Economia Vincenzo Visco dalle colonne del Sole 24 ore alla prospettata riforma sul Fisco. Una riforma che per non scontentare troppo nessuno delude le attese di tutti. Sembra un paradosso, ma è la fotografia del momento italiano.
La considerazione di base su cui si poggia il ragionamento di Visco è che la revisione è stata immaginata come se le risorse fossero inesauribili, e in effetti non è così. E la pandemia avrà come conseguenza un aumento di costi per i prossimi anni.
Manca a giudizio di Visco un attacco serio all’evasione, che resta il maggiore problema italiano. Solo un’adeguata lotta all’evasione potrebbe portata all’auspicata riduzione delle tasse. Nella riforma non sembra esserci nulla che va in questa direzione.
Restano per altro sperequazioni francamente inammissibili tra le diverse categorie. Gli agricoltori, per dirne una, sostanzialmente non pagano imposte: gran parte dei professionisti, artigiani e commercianti beneficia di un regime forfettario che appare un privilegio esorbitante agli occhi dell’ex ministro. Al contrario altre categorie, come i pensionati con basso reddito continuano ad essere discriminati.
Il Censis ricorda che in Italia esistono 2 milioni di famiglie, 5 milioni di persone, che vivono in povertà. Lo strumento utilizzato per lenire la situazione è il reddito di cittadinanza. Strumento che continua ad essere contestato, che avrebbe bisogno di correttivi. Ma l’unico cambiamento previsto è in direzione di una repressione degli eventuali abusi. Ma non si tratta di una scelta razionale.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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