945 miliardi di dollari, parliamo dell’1% del PIL mondiale: a tanto ammontano i danni procurati dal cyber-crimine. Una cifra impressionante, destinata a cresce nei prossimi anni. Ormai viaggia tutto sulla rete. Soldi, informazioni, e quanto altro. Si va sempre di più verso l’uso di denaro digitale al posto della moneta contante. L’evoluzione è inarrestabile, ed anche la criminalità si sta adeguando. Per rendere l’idea tra qualche tempo non avrebbe più alcun senso fare una rapina in banca. Al posto di un passamontagna ed un mitra, il criminale ha necessità di dotarsi di un mouse e di una buona connessione…
Per altro la pandemia ha dato una brusca accelerata al lavoro a distanza. Anche visivamente ormai tutto passa attraverso la rete. Serve quindi creare adeguata protezione. Servono investimenti e formazione.
Sono preoccupati della cosa le maggiori aziende mondiali, quelle che sentono maggiormente il problema sulla loro pelle. Se ne sta interessando anche la politica. La conversione del decreto Legge 82 del 14 giugno 2021 ha dato origine all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Per il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulé “Per proteggere la nostra filiera imprenditoriale e industriale è necessario un ecosistema di sicurezza e difesa, asset che già esiste all’interno del Ministero della Difesa attraverso il Comando per le Operazioni in rete”.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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