Essendo un decreto legge è immediatamente esecutivo, salvo poi dover essere convertito entro 60 giorni da Camera e Senato.
Questi i punti principali del provvedimento:
Introdotto dal 6/12 il green pass «rafforzato»: si ottiene solo con vaccinazione o guarigione;
la validità del green pass «rafforzato» scende da 12 a 9 mesi;
dal 6/12/2021 al 15/1/2022 valgono le nuove regole transitorie per le zone colorate;
il green pass «base» sarà obbligatorio dal 6/12 anche per: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale;
l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di «green pass rafforzato»;
ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il «green pass rafforzato».
Lo stesso decreto legge ha disposto l’obbligatorietà della vaccinazione al personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico dal 15/12; obbligatoriia anche la terza dose per le per professioni sanitarie dal 15/12.
Qualche considerazione va fatta. E’ chiaro a tutti che un decreto del genere nelle intenzioni del Governo serve solo a fare pressioni sui NO VAX. Non si è avuto il coraggio di prendere la decisione corretta, cioé rendere obbligatorio a tutti la vaccinazione. Costituzione alla mano la cosa potrebbe essere possibile. Perché ci sono due interessi contrastanti ugualmente tutelati dalla Carta Costituzionale. La libertà di scelta sanitaria di ciascuno da una parte; ma dall’altra c’è l’interessa alla salute pubblica. Si tratta di valutare due interessi tutelati entrambi dalla Costituzione, di scegliere quello prevalente. Ed è chiaro che tra il diritto del singolo a scegliere la cura che ritiene più idonea, e la tutela della salute pubblica non sarebbe scandaloso preferire la seconda.
La strada scelta è un ibrido, per altro questo si border line a livello Costituzionale. Si limita in maniera pesante la libertà ad alcuni cittadini che non hanno contravvenuto ad alcun obbligo. Se posso non vaccinarmi, non si può impedirmi di fare alcune cose.
Alla resa dei conti la nuova normativa limita i movimenti anche in presenza di un tampone negativo. Resta da capire come sarà possibile fare le verifiche ad esempio tra coloro che utilizzano i mezzi pubblici. Non cambia nulla per i lavoratori che potranno continuare ad accedere al posto di lavoro col “tampone”.
Sia ben chiara una cosa. La stragrande maggioranza dei cittadini è favorevole a tutto ciò. Al di là di ridottissime ma rumorosissime minoranze la popolazione italiana si è vaccinata, farà la terza dose, e vorrebbe addirittura che chi non si è vaccinato sia “agli arresti domiciliari”.
E’ chiaro anche che il Governo prima di decidere una cosa del genere ha valutato, anche dal punto di vista legale, la cosa. Sta di fatto che si tratta di un compromesso che agli occhi della gente comune appare incomprensibile.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
Comments are closed.