Nella storia dell’umanità da sempre dopo le grandi catastrofi, siano esse naturali (terremoti o cataclismi del genere), sanitarie (epidemie, pestilenze), o dovute alla follia umana (è il caso delle guerre) dopo la depressione economica c’è sempre un boom. Il caso che si porta quasi sempre ad esempio è quello della devastante pestilenza che colpì Firenze sul finire del medio-evo, la pestilenza raccontata dal Boccaccio nel Decameron. Ebbene dopo quell’autentico cataclisma sanitario si ebbe il Rinascimento.
Il Covid, a livello planetario, difatti si parla di pandemia, è stato dal punto di vista economico ancora più devastante. Ha fatto un numero di vittime ridotto rispetto ad una guerra, non ha portato distruzione fisica di nulla. Ma ha fermato il mondo intero, la sua economia, ormai da quasi due anni. Si comincia ad intravedere la luce alla fine del tunnel, ed è il momento di iniziare a guardare avanti.
La pandemia ha costretto l’uumanità a fermarsi, ed al tempo stesso a guardare avanti. Il lavoro a distanza, lo smart working come si dice con un terribile inglesismo, rappresenta sicuramente un passo in avanti. E’ una strada senza ritorno ormai imboccata. Lavorare da casa al momento è complicato perché Internet viaggia a varie velocità a secondo dei territori. Ma il futuro è quello. Ci sono troppi vantaggi, risparmi economici, ambientali (basti pensare all’inquinamento che generano i mezzi di trasporto che si muovono per portare le varie persone nello stesso luogo). Migliora la qualità della vita, abbattendo i tempi di spostamento. E via discorrendo.
E’ chiaro che per sfruttare al meglio queste possibilità bisogna preparare tutti, qualificare al meglio le nove forze lavoro, riqualificare chi già lavora in un’azienda.
Il Fondo nuove competenze consente alle imprese, di qualunque settore e dimensione, di formare e riqualificare i dipendenti, modificando temporaneamente l’orario di lavoro. L’azienda può ridurre l’orario lavorativo del lavoratore per destinare parte delle ore a corsi di formazione per il miglioramento delle sue competenze.
In Italia c’è stato un primo investimento di 730 milioni di euro. 5535 aziende hanno visto accolta la loro richiesta ed hanno potuto avviare questi corsi di formazione e riqualificazione. Ma sono molte di più quelle che sono in un primo momento restate fuori. Le domande iniziali furono più di 14.000. Adesso però c’è una nuova opportunità: è in arriva il bando per un finaziamento di 1 miliardo di euro, soldi che arrivano dalla Comunità Europea. Finanziamenti ed agevolazioni per la formazione ai dipendenti su innovazione tecnologica e nuove modalità di lavoro. Un’occasione da non perdere.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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