Per le Partite Iva parte la corsa alla nuova tornata di contributi a fondo perduto: in tutto stiamo parlando di 4.4 miliardi di euro. Stavolta i calcoli andranno fatti su bilanci e i dati delle dichiarazioni dei redditi, e non più sul solo calcolo del fatturato. Dal giorno in cui l’Agenzia delle Entrate aprirà la piattaforma, gli interessati avranno appena 30 giorni di tempo per bloccare il contributo.
Le regole per l’accesso al fondo perduto perequativo sono state dettate dal decreto legge del Ministro dell’Economia, dopo il via libera della Commissione Europea. Il decreto fissa in almeno il 30% la percentuale che le partite Iva devono aver registrato nel corso del 2020 come calo degli utili o come aumento delle perdite rispetto ai valori del 2019per poter accedere al contributo.
Il Ministero ha previsto 5 scaglioni con aliquote decrescenti al crescente dei ricavi o compensi. L’importo spettante sarà calcolato al netto degli altri contributi a fondo perduto eventalmente ricevuti dall’Agenzia delle Entrate. Non spetterà alcun contributo perequativo “se l’ammontare complessivo dei contributi ricevuti è uguale o maggiore alla differenza tra il risultato economico d’esercizio”.
Inoltre l’accesso al perequativo è “strettamente legato anche all’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi. In primo luogo occorre aver presentato il modello Redditi relativo al 2020 entro il 30 settembre scorso. In secondo luogo occorre che l’impresa o il prefessionista interessato abbia validamente presentato anche la dichiarazione relativa all’anno di imposta 2019.
Inoltre è stato precisato che le integrative e le correttive delle dichiarazioni oresentate non saranno tenute in considerazone qualora dagli importi indicatii derivi un contributo maggiore rispetto a quello delle dichiarazioni trasmesse entro l’ultimo giorno di settembre.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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