La legge delega di riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei ministri, “è estremamente ambiziosa e complessa ed avrà necessità di una continuità di intenti anche in futuri assetti parlamentari e governativi, poiché il periodo di realizzazione previsto andrà ben oltre l’attuale legislatura.
Inoltre, pur ricalcando le indicazioni del Parlamento giunte dal meticoloso lavoro delle Commissioni Finanze, per i tributaristi dell’Int avrebbe dovuto dare maggiore centralità alla tutela del cittadino-contribuente, in fondo la riforma del sistema fiscale dovrebbe garantire certamente i flussi di entrate implementando la lotta all’evasione e riformando il sistema di riscossione, ma al tempo stesso garantire maggiormente i contribuenti, che sono di fatto gli “azionisti” dell’Erario”.
Lo si legge nella nota dell’Int (Istituto nazionale tributaristi), il cui presidente Riccardo Alemanno dichiara che “nella consapevolezza che la delega consiste in una una serie macro indicazioni che rinviano ad una moltitudine di decreti con tempistiche importanti, a nostro avviso una riforma di questa portata si sarebbe dovuta varare all’inizio di Legislatura per garantirne la continuità e l’attuazione”. Sul capitolo della revisione del catasto, aggiunge il vertice dell’associazione professionale, “mai trattato nelle audizioni parlamentari, pur consapevoli della necessità di modernizzare gli strumenti di mappatura e di una attualizzazione dei valori, avremmo preferito un apposito provvedimento al di fuori della delega fiscale che disciplinasse chiaramente l’invarianza di carico fiscale sui contribuenti, dichiarata dal presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. Su questo punto, però, noi riteniamo che la revisione del catasto debba avere come obiettivo più l’equità di tassazione che la sua neutralità, per questo l’avremmo preferita al di fuori della delega”, si chiude la nota.
by Liberato Ferrara Area Imprese Network
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