Il tempo impiegato a ragionare e comprendere le priorità di un lavoro, in coronavirus-time, mi è servito e serve a conoscerne i punti critici e cercare, se possibile, soluzioni. Per anni…l’impegno profuso a creare una “reputazione” ha contribuito alla creazione del brand “areaimprese” ma ha sacrificato la struttura organizzativa….senza altri punti di riferimento….soggetti, interni ed esterni, a cui non sono riuscito a trasferire “lo spirito”…..”il coagulante” di un lavoro……che è poi l’unico “valore aggiunto” che conferisce garanzia remunerativa anche ad un gruppo in cui gli individui possono essere intercambiabili. In pratica soffro della difficoltà di “essere affidato” nel senso di non riuscire a trasferire quel senso di “sicurezza” necessaria a chi deve collaborare…..”credere” in un’idea ed un modo condiviso per arrivare all’obiettivo. A nulla vale, ed è valso, ciò che ho comunque creato…..al solo fine d’essere “ascoltato”….per esperienza vissuta più che per gerarchia. Se dovessi spiegare quanto vedo….assomiglio ad un “homeless” che vaga coi suoi randagi più che ad un “pastore” al pascolo con le sue pecore……la realtà è che continuo a condurre il mio business “democraticamente” lasciando responsabilità e compiti presumendo adeguatezza. È vero viceversa che è necessario avere “un uomo solo al comando” che definisca, disegni, imposti e a cui rendere conto…..perché l’anarchia è tollerabile quando si parla di arte….il lavoro è sistema, metodo…..oserei dire valutazione statistica. Come proporsi alle nuove sfide che si proporranno???? non tra 10 anni ma domani???? Organizzazione dell’offerta (servizi alle imprese), esecuzione del servizio (ridimensionamento spese, spazi-adeguamento strutture), modalità operative (smartworking-formazione a distanza-telelavoro) comunicazione dello stesso (strategia di promozione), salvaguardia della reputazione e tutela del “brand (pubblicità)…..sono la base…..contarci la priorità
Feb
06
Comments are closed.